mercoledì 27 febbraio 2013

chi sono ora

Scrivere.
Si scrive sempre per qualcuno.
Si scrive per farsi leggere.
Io scrivo per leggermi.
Per ricordare.
Per riflettere.
In questi giorni un po' tristi e un po' grigi cerco di convogliare la mente in un sacco di cose.
Apparentemente sembro la stessa, apparentemente mi faccio anche un po' paura.
In realtà non lo sono.
Muovo i fili in terza persona.
Non mi sento più la stessa persona, non ho più la voglia di fare mille cose, non ho più la mia iperattività sfrenata, la voglia di ridere, sorridere, parlare, arrabbiarmi.
Non ho voglia di fare nulla.
Il mio corpo ha il pilota automatico, la mia testa è un po' in balia degli ormoni, umori, tempo, temperatura..
Vorrei tornare com'ero... Prego tutti i gioni per tornare com'ero...
La cosa più tragica è rendersi conto che non succederà più.
Mi chiedo quando tornerò almeno ad essere felice.
Mi manca la gioia, mi potrei anche dimenticare di vivere ogni tanto.
Ogni cosa in cui cerco di convogliare energia e testa, poi mi manca energia e testa x farla.
La chiamano depressione reattiva, io nn so bene se combatto o pure nuoto... opto x il lasciarsi tascinare dagli eventi.
E ho voglia di dormire.
Vorrei tornare, ma mi sono un po' persa

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