giovedì 23 maggio 2013

bolle di sapone

Un po' di silenzio stampa, ma sono ancora qui.
Il "gran" giorno è vicino.
Tutti nel loro giorno più bello sono così perfetti e felici. Io no.
Non sono entusiasta, non sono la "sposina tipo" impegnata nei preparativi.
Ho liquidato mezzo matrimonio a mia cognata (tra l'altro entusiasta i farlo) e ho mantenuto pochi punti fissi.
Per il resto solo un leggero fastidio.
E qui si conferma il mio astio verso i matrimoni. Compreso il mio.
Che ci posso fare se non credo nei "per sempre", nelle confettate, nei cumuli di apparenze, di inviti obbligati, di fiocchi di raso, sorrisi tirati?
Non ho pianto per il mio vestito.
Ne volevo uno corto, poi mi sono detta "quando mai ne metterò uno lungo?"
L'ho fatto fare su misura: rosa e con i fiori, ma con uno spacco vertiginoso e un po' rock che mi ricorderà chi sono quel giorno.
Ho voluto i gigli, simbolo che associo al mio bimbo che mi ricorderà perchè sono lì tutte le volte che me lo chiederò nel corso della giornata. Solo a posteriori ho scoperto essere pure il fiore associato al mio nome (che paura).
Ho voluto musica buona, chitarra acustica nel giardino della rocca con un paio di nostre canzoni e poi anni 80 x il resto.
Ho voluto in mezzo a tanta gente almeno i miei amici più cari, quei pochi che adoro.
Per il resto signori, non aspettatevi da me nulla di più.
Io mi limito ad esserci con le 4 cose importanti per me e il mio compagno al mio fianco.
Il resto sono bolle di sapone.
Ah.. ci sono anche quelle.

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